domenica 20 settembre 2009

è mattina. lo sento, anche se non vedo nessuna luce.
sono avvolta in un dolce torpore da cui è piacevole lasciarsi abbracciare. mi giro su un fianco, raggomitolandomi nelle coperte. penso a ieri sera, alla pizza che sono andata a prendere con Margherita, alla nuova amica che ho conosciuto molto, molto più a fondo di prima...si chiama Debora ed è come me: si taglia e digiuna...io e lei abbiamo mangiato solo una fettina microscopica di pizza...e abbiamo riso di fronte alla faccia shoccata della cameriera che ha portato via tutto...
e poi, al bar,non abbiamo nemmeno bevuto...complici, sorelle...eravamo in due ad affrontare quegli ostacoli, e ce l'abbiamo fatta...
anche mia sorella si rigira nel letto. Ascolto, attenta. ma lei dorme.
tutti dormono.
mi alzo, ancora un po'intontita, e barcollo fino al mio studio per controllare se qualcuno mi ha mandato qualche messaggio nella mattinata(è già tardi). Dal ripiano basso della libreria la bilancia mi guarda. fa le fusa come un gattino. "Dai, Leda, sali...vediamo un po' a che punto sei...non fa mica male una pesatina...adesso che non ti vede nessuno...".
metto i piedi sulla sua opaca pedana grigiastra. numeretti rossi appaiono sul display.
un attimo di indecisione...
46,6.
gioia. esultanza. euforia.
terrore. non mi devono scoprire. devo assolutamente mangiare oggi, così loro non avranno la tentazione di pesarmi...
beh, mi hanno riempita di roba. milleduecento calorie di pranzo. sono scappata nello studio a piangere.
senza contare la cena. altre 200 calorie.
orrore...
la bilancia mi ha adulata stamattina...ma domani la sua voce sarà di condanna...
quanti kg avrò preso oggi?
una montagna.
mia mamma in cucina tira su col naso. anchde oggi abbiamo litigato, urlato, mi è venuto uno pseudo attacco isterico...
non resta che la notte...e nuove coperte sul mio corpo enorme e sul mio dolore...

3 commenti:

Marie ha detto...

Il tuo modo di scrivere mi affascina un sacco, mi lascia sempre molto piena di emozioni e penso che questa sia la cosa più bella per chi scrive, lasciare un'emozione a chi legge...
Ammettiamolo, sei stata fortunata e sfortunata. Adesso hai una persona con cui lottare, condividere e non sentirti più così sola.
Però poi sicuramente ci sarà la competizione, l'invidia.
Ma sarà poi davvero aiuto?
Vi aiutate ad uccidervi? (non dirmi che non si arriva alla morte, queste sono favole)
Vorrei anche io una persona così, lo ammetto, ma forse dopo un pò, se diventassi davvero amica sua, non vorrei mai che lei facesse quello che faccio io, non vorrei mai che lei si uccidesse lentamente come faccio io...

Veggie ha detto...

Sei davvero sicura di poter definire "amica" una persona che ti "aiuta" ad autodistruggerti?
Io credo che i veri amici sono quelli che ci stanno accanto per le cose belle: essi si schierano dalla nostra parte, gioiscono per le nostre vittorie. I falsi amici sono quelli che ci stanno vicino nei momenti difficili e nei dolori, facendo un inutile sfoggio di solidarietà e di frtellanza: in realtà la nostra sofferenza serve solo a consolarli per le loro vite miserabili...
Però, poichè l'unione fa la forza... perchè, dato che avete lo stesso problema, non vi date una mano ad uscirne insieme? Sarete più forti se lottate insieme...

Nolly Drunk (Betty Tossica) ha detto...

grazie x il sostegno..


se la vita fosse solo sul web... bè avrei una gran voglia di vivere!!

baci