sabato 6 giugno 2009

bah -.-"

piove. è sabato.
non sembra neanche sabato.
la biblioteca vuota, fredda, quasi triste.
ieri ho mangiato come un'ossessa (colazione: un bicchiere di caffè, pranzo 1/3 di cotoletta + fagiolini, merenda un biscotto e 2 fette di ciambellone, a cena una fetta grande grande di pane da toast col patè di tonno, una pesca, fagiloini, pomosorini e 2 pezzetti di alpinella), e ho cercato di rimediare con una dose di lassativo che purgherebbe un cavallo, ma stamattina non è venuto fuori quasi niente. devo mettere considerare l'abbuffata di ieri nel mio conto delle calorie, mi sa.
comunque.
non è questo che importa. tanto io non sono Ana.
stanotte ho sentito in bocca il sapore del sangue ed è stato bello.
oggi la mia prof mi ha stritolato la guancia ironicamente, per gioco, ma quasi con affetto.
se ci penso piango.
come il cielo: facciamo tutt'uno.
ho saltato il pranzo per venire in biblioteca a scrivere. o forse sono venuta in biblioteca a scrivere per saltare il pranzo?
non fa differenza. sono leggera. penso a cose belle e ho un piccolo peso sul cuore, e voglia di piangere, forse di gioia.
Ana mi vuol ghermire ma io sono di Leda(è questo il nome che do all'autloesionismo), e leda non ha fretta. apprezza il mio piccolo sacrificio da lacrime gioia, digiuno e dolci pensieri, e mi aspetta lì dove ogni pensiero finisce, per stringermi al suo petto caldo.
sapere che c'è è bello, per ora sono felice e mia basta così.
non ho la bilancia a casa, ma prima o poi voglio vedere se e come perdo chili. perchè con queste restrizioni spero almeno di perdere qualcosa oltre al dolore.
ho visto che nessuno ha guardato il blog...mi viene dubbio che esista sto blog, che si possa veramente trovare. non me ne frega niente.
è lui. è mio.
sono io.
che bello...sono (quasi) felice.

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